Per chi sceglie di lavorare come animatore in una struttura estiva, ecco qualche consiglio per poter partire in tutta sicurezza.
L’estate è alle porte, e le agenzie di animazione turistica hanno cominciano a visionare i curriculum, inviati dai i ragazzi che sfruttano l’estate per un’ottima esperienza di lavoro in Italia o all’estero.
Molti sono alle prime armi, per cui occhio alle offerte di lavoro. Sono centinaia le agenzie grandi e piccole, e tutte si presentano come “leader nel settore”. Un sito è d’obbligo: offerte sulla rete che fanno riferimento solo a un nome a un numero di telefono sono messe da privati che hanno qualche contatto con alcuni alberghi. Che non significa necessariamente che si tratti di proposte negative, ma sicuramente non danno molte garanzie.
Un’agenzia invece deve essere regolarmente registrata con partita IVA. Un sito che offre maggiori informazioni possibili sui titolari, i partner e le strutture in cui hanno lavorato gli conferisce un’immagine di sicurezza. Inoltre devono essere presenti tutti i contatti, compreso un indirizzo e-mail a cui mandare il curriculum, spesso i siti offrono dei form appositi da compilare, ma l’utente deve avere la possibilità di inviare il suo curriculum già redatto.
Soprattutto se in prima esperienza, le agenzie invitano per un colloquio conoscitivo con successivo stage: diffidate degli stage a pagamento. Il massimo che vi si può chiedere sono le spese per l’alloggio nella struttura che lo ospiterà, ma non saranno mai maggiori di un centinaio di euro, comprensive di pasti (gli stage durano in media tre giorni, ma agenzie più grosse arrivano anche a una settimana).
Lo stage serve alle società per conoscere i candidati, ma anche a questi ultimi per farsi un’idea di quelli per cui lavoreranno. Per cui al termine delle selezioni, abbiate siate sicuri della vostra scelta, perché firmerete un contratto sul posto, vincolandovi a loro. Il contratto deve essere regolare e quindi dichiarare: il periodo di lavoro e il compenso percepito; la struttura in cui si lavora; le clausole per il recesso (che può avvenire con preavviso di 14 giorni a mezzo raccomandata, ma molte agenzie impongono un mese). La tipologia sarà di collaborazione coordinata e continuativa, a meno che non vi assumano con ruoli di responsabilità con cui possiate gestire il lavoro in maniera autonoma (istruttori sportivi, capi-equipe) in quel caso può essere anche a progetto.
L’agenzia deve versare regolarmente i contributi Inps, anche se alcune li versano all’Enpals (ma l’animatore è inquadrato dalla legge quadro sul turismo, quindi vanno all’Inps). Per lo stipendio: se siete prima esperienza non vi aspettate più di 500 euro, che è il minimo accettabile. Se avete competenze particolari invece (brevetti sportivi, conoscenza di molte lingue) è giusto chiedere anche di più. Vitto e alloggio sono a carico della struttura dove lavorerete. Se restate in Italia il trasferimento sarà a carico vostro, ma se andate all’estero l’agenzia deve pagare per le spese di viaggio