Quante volte, imbottigliato in mezzo al traffico avrai pensato: “Basta vado a vivere in Brasile”? Probabilmente molte volte. Come molti altri del resto. Infatti il Brasile è sempre stata una metà molto ambita dagli Italiani. Però la realtà rispecchia la fantasia? Cerchiamo di fare un pò di chiarezza al riguardo.
Il Brasile è una nazione vastissima, addirittura il quinto paese più vasto al mondo. Spiaggie cristalline, scuole di Samba e il grande Carnevale di Rio. Inoltre ospita la mitica Foresta Amazzonica ed è la capitale mondiale del calcio. Per non parlare della bellezza delle donne Brasiliane (le donne mi suggeriscono anche gli Uomini ma non sono molto ferrato al riguardo!!!).
Sulla carta vivere in Brasile è il paradiso. La terra promessa. Bere una Caipirihna in una delle spiaggie più belle al mondo, in compagnia di una bellissima ragazza e magari in sottofondo un pò di musica Brasiliana. Troppo bello per essere vero. Infatti, se si esclude una possibile vacanza da sogno, vivere in Brasile non è esattamente così paradisiaco come potrebbe sembrare a prima vista. La natura umana tende a idealizzare le terre lontane e selvaggie. Prendete per esempio la visione che gli stranieri hanno dell’ Italia: buon cibo, belle donne, monumenti. La famosa Dolce Vita. E invece ci ritroviamo con IMU, Tares e Brunetta in Tv. Come è triste la vita amici.
Per questo motivo non si deve cadere nell’ errore di idealizzare una nazione estera. Specialmente il Brasile. Cerchiamo di avere un’ idea realistica dei nostri sogni. Per realizzare i propri sogni, come quello di vivere in Brasile, si deve sempre usare un approccio cauto e realistico, per non vedere trasformati i nostri sogni in incubi. Se vuoi approfondire il discorso sulla realizzazione dei propri sogni, ti rimando a questo ottimo articolo trovato in rete.
Vivere in Brasile: primi passi.
Qualsiasi sia il paese estero scelto, prima di prendere la decisione definitiva è meglio conoscere il paese dei sogni. L’ importanza del primo viaggio preliminare è determinante. Non sottovalutate il fatto che siamo Europei. Abbiamo uno standard di vita elevato rispetto a molti altri paesi, compreso il Sud America. Quindi non dimentichiamoci delle comodità a cui siamo abituati: acqua corrente, ospedali, scuole, auto, cinema, cibo ecc ecc… Sopratutto se nella nostra scelta di vita includiamo anche una famiglia.
Sul sito Viaggiare Sicuri, nella pagina dedicata al Brasile, vediamo subito che la criminalità è piuttosto elevata, soprattutto nelle grandi città. Non dimentichiamoci della presenza delle Favelas e delle ultime manifestazioni di protesta del popolo Brasiliano, sintomo di un malessere socio-economico e politico. Con questo non voglio dire che il Brasile è una polveriera dove è impossibile vivere. Le città grandi presentano dei pericoli, come in Europa del resto, però non significa che non possiamo costruire una vita in loco. L’ importante è informarsi a dovere prima del grande passo. Ecco perchè è molto importante il viaggio preliminare per testare il terreno.
La conoscenza del Portoghese è altamente consigliata. Vista la somiglianza con la Lingua Italiana, il Portoghese non deve rappresentare uno scoglio insuperabile. Preparasi a dovere prima della partenza è possibile grazie anche allo sviluppo di numerose piattaforme online. Sul sito Nomadi Digitali trovi una lista completa delle risorse in rete per studiare le lingue.
Vivere in Brasile: visti.
Abituati ai vantaggi di sentirsi cittadini di serie A in Italia e in Europa, vivere in Brasile con il problema del visto può risultare assai snervante. Un buon punto di partenza per risolvere il rebus dei visti è il sito del Consolato Generale del Brasile a Roma. O in alternativa il Consolato Generale a Milano. Se invece siete padroni del Portoghese, potete direttamente fare riferimento al sito dell’ Immigrazione Brasiliana.
Vista la volatilità delle leggi, qualsiasi sia il vostro caso vi consiglio di contattare le autorità per evitare spaicevoli sorprese. In ogni caso, per avere un’ idea generale, le 3 macrocategorie di visti sono:
1.Visto Turistico;
Come riportato dal sito del Consolato: “I cittadini italiani sono esenti da visto a fini del turismo. Il periodo massimo di soggiorno in Brasile per motivo di turismo è di 90 (novanta) giorni ogni 180 giorni, quindi, per turisti italiani, andati di recente in Brasile, si deve tenere conto di quanti giorni si e’ gia’ rimasto dentro il territorio brasiliano nell’arco degli ultimi 180 giorni”
Non dimenticate un passaporto con validità non inferiore ai 6 mesi e un biglietto di ritorno.
2.Visti Temporanei;
I visti temporanei hanno una validità limitata nel tempo e differiscono a seconda dello scopo del viaggio. Esistono visti di studio, di affari e lavorativi. Per conoscere il vostro caso specifico vi rimando al link ufficiale del Consolato.
3.Visti permanenti.
Come per i visti temporanei, le tipologie dei visti permanenti sono legate allo scopo del viaggio. I visti permanenti sono rilasciati per ricongiungimento familiare, investimento, trasferimento pensionistico e dirigenza d’ impresa. Qui il link ufficiale. Guarderemo successivamente nel dettaglio il discorso del visto per chi vuole investire in Brasile.
Vivere in Brasile: situazione lavorativa.
Da diversi anni ormai, il Brasile è risalito alla cronaca come una nazione facente parte dei Brics. La forte crescita economica che caratterizza questi paesi, non sempre viene intesa come aumento dei diritti e dei servizi ai cittadini. Infatti, anche se l’ economia del Brasile intesa come Prodotto Interno lordo è addirittura la 6° al mondo, rimane comunque una situazione di forte squilibrio sociale, dove i ricchi sono molto ricchi e i poveri sono molto poveri.
Questo fenomeno è soprattuto evidente nelle grandi città come Belo Horizonte e Fortaleza. Non a caso ben 14 città brasiliane risiedono nella classifica delle 50 città più pericolose al mondo. Questo non significa che lavorare e vivere in Brasile non è possibile. Come detto in precedenza, è necessario tenere in mente che vivere in un paese extraeuropeo comporta delle situazioni a cui non siamo abituati. Per questo motivo è utile frequentare il Brasile diverse volte prima di decidere il trasferimento definitivo.
Essendo un paese in via di sviluppo, le situazioni lavorative sono varie. Ovviamente le figure professionali più richieste saranno quelle più difficili da trovare sul mercato interno. Per avere un idea di possibili occasioni, potete consultare i portali web Brasiliani di annuncio lavoro e magari conttatare qualche agenzia del lavoro. Se cercate una lista dei portali potete consultare la lista presente sul sito Voglio Vivere Cosi. Ulteriori informazioni potete trovarle sui gruppi di Italiani su Linkedin. Tenete presente che trovare lavoro dipendente in Brasile non è facile per uno straniero, senza avere agganci in loco e una professione altamente specifica. Comuque, provare non nuoce.
Vivere in Brasile: crearsi un lavoro.
Probabilmente il sogno riccorrente di tutti gli Italiani che vogliono vivere in Brasile è essere imprenditori di se stessi. Visto che lo scopo principale del mio sito è quello di diventare il punto di riferimento degli Italiani che vogliono diventare imprenditori nel mondo, mettendo in rete guide complete su come avviare un attività imprenditoriale in Italia e nel mondo, non potevo non riservare un articolo a se sull’ argomento. Se vuoi quindi approfondire il discorso su come investire e diventare imprenditore in Brasile, devi andare a questo articolo.
Vivere in Brasile: considerazioni finali.
Credo di aver toccato tutti i punti fondamentali per chi vuole andare a vivere in Brasile. Il punto fondamentale da non dimenticare, per chi ha deciso di inseguire il sogno Brasiliano, è di tenere a mente che il Brasile è una paese latino Americano molto differente dall’ Italia. Non fidatevi chi vi promette il paradiso e attività imprenditoriali milionarie. Informatevi a dovere prima di compiere passi irreversibili. Perdere soldi e speranze è molto facile. La conoscenza vi renderà liberi.