In questa pagina non argomenteremo sugli aspetti giuridici connessi al non pagamento della rata del mutuo ma bensì sull’opportunità di conservare le ricevute di pagamento delle rate di un finanziamento o di un mutuo.
L’approfondimento giuridico proposto è la conseguenza del fatto che troppo il cittadino deve esibire la prova di adempimento nel pagamento ad amministrazioni o aziende che offrono servizi di finanziamento per evitare spiacevoli inconvenienti giuridico legali e per non incorrere in more e sanzioni.
Detto questo possiamo cominciare a fare una piccola distinzione tra ciò che va conservato per sempre e ciò che si può eliminare dopo qualche anno.
Ad esempio andrebbero conservati per sempre gli atti di mutuo e le ricevute di pagamento delle relative rate del finanziamento ottenuto.
In particolare per quel che riguarda i pagamenti rateali dei mutui, la conservazione ha temine il 31 dicembre del quinto anno successivo rispetto a quello nel corso del quale sono
stati detratti gli interessi passivi pagati.
Non sarebbe affatto sconveniente prorogare la conservazione fino a cinque anni dopo la scadenza del mutuo.
Cinque anni dalla scadenza della singola rata, anche se è consigliabile prorogare la conservazione fino a cinque anni dopo la scadenza del mutuo.