Il contratto di comodato e il contratto di locazione sono simili, ma presentano delle differenze importanti, che devono essere conosciute, per evitare errori.
Il contratto di comodato, secondo quando stabilito dal Codice Civile, è il contratto tramite il quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, per fare in modo che questa la utilizzi per un tempo o un uso determinato, con l’obblico di restituirla.
Il Codice Civile, inoltre, stabilisce che il comodato è essenzialmente gratuito.
Proprio questo elemento distingue il comodato dalla locazione, se per l’utlizzo della cosa, immobile o mobile, è previsto un corrispettivo, il contratto da utilizzare è la locazione.
Vediamo più nel dettaglio quali sono gli elementi caratteristici, oltre alla gratuità, del contratto di comodato.
Per iniziare, la natura reale, in quanto il contratto viene perfezionato con la consegna del bene.
Poi, l’unilateralità, visto il comodante non può chiedere la restituzione prima del termine stabilito.
Per quanto riguarda la gratuità, è comunque possibile che nel contratto sia previsto un onere, questo però deve essere stabilito solo come copertura delle spese e non per nascondere un contratto di locazione.
Per esempio, il comodatario può essere tenuto a pagare le spese l’immobili, i canoni di periodici di acqua e luce, sostenere le spese di riparazione e fornire energia elettrica al fabbricato.
Per quanto rigaurda la forma, il contratto di comodato può essere scritto o stipulato verbalmente.
Nel caso di forma scritta, relativamente a cui è possibile vedere il modello presente su questo sito sul comodato in questa pagina, bisogna fare una distizione tra i contratti che hanno come oggetto beni immobili e quelli che hanno come oggetto beni mobili.
I contratto di comodato di beni immobili redatto in forma scritta è infatti soggetto a registrazione in termine fisso, indipendentemente dal fatto che sia redatto con atto pubblico o scrittura privata autenticata.