In questa guida proponiamo alcuni consigli utili su come investire.
“Dividi il capitale in dieci parti e investine, al massimo, una sola per ogni singola operazione.” Molto condivisibile…
“Fissa sempre uno stop, in grado di limitare le perdite ed evita che i tuoi profitti diventino perdite. Solleva quindi progressivamente il livello dello stop via via che i guadagni si accumulano…” Stop loss e trailing stop devono giustamente far parte dell’arsenale tecnico degli investitori, prima di altri accorgimenti… Chi non è convinto o bene informato, ci scriva senza esitazioni…
“Segui sempre il trend, rinunciando diligentemente ad anticiparlo. Se non hai un’idea precisa della direzione del mercato, non fare nulla…” Siamo perfettamente d’accordo, anche se potrebbe scatenarsi un ampio dibattito sull’utilizzo degli oscillatori di momentum, che appunto indicano quando il trend sta per cambiare.
“Tieni d’occhio solo i titoli attivi e lascia stare quelli che non si muovono da molto tempo…” Il vero investitore non si preoccupa se il mercato va su o giù, ma solo quando se ne sta fermo… In questo caso, mancano del tutto le opportunità di guadagno.
“Distribuisci il rischio su quattro-cinque titoli diversi. Fai in modo di non mettere tutte le uova in un solo paniere…” È una buona regola, ma non la consideriamo assoluta: chi ha poco tempo può concentrarsi su un solo indice. Chi ne ha di più, ed è particolarmente freddo, può arrivare a una decina di titoli, magari aprendo e chiudendo le posizioni nel corso della giornata. In ogni caso, è meglio “specializzarsi”…
“I tuoi ordini, di acquisto o di vendita, siano sempre “al meglio” (at the market…), senza limitarne il prezzo….” Tutto bene, d’accordissimo, ma solo a patto di non essere un intraday-trader. Gli scalper, per la stessa natura della loro operatività, devono limitare i prezzi…
Non compare mai un titolo solo per incassare il dividendo…” Ecco, perfetto. La parola “dividendo” dovrebbe essere cancellata dal vocabolario dell’investitore, a meno, naturalmente, che non sia un “cassettista” (dicesi “cassettista” l’investitore che acquista un titolo e lo mette in un virtuale cassetto, lasciandolo lì per decenni).
“Gioca sia al rialzo che al ribasso…” L’investitore completo deve disporre di un’assoluta padronanza mercati, sia “long” (rialzo), che “short” (ribasso). Gli strumenti per operare in entrambe le direzioni sono ormai innumerevoli, anche in Italia… I trend al rialzo, in genere, sono più graduali e duraturi. Quelli al ribasso, più ripidi e un po’ più brevi. C’è chi dice che l’investitore sadico provi un particolare piacere a guadagnare “short”, quando la maggioranza dei risparmiatori si dispera…
Il fatto che i prezzi sembrino “alti” o “bassi” non deve minimamente influenzare le decisioni di acquisto o di vendita…” Vero. Nel passato, abbiamo guadagnato moltissimo investendo su Tiscali, che quasi tutti già davano per iper-quotata…
“Se stai perdendo, non incrementare la tua posizione sul titolo che ti sta penalizzando. Mediare è la cosa peggiore che si possa fare. Ogni acquisto va fatto a ragion veduta, puntando, sia al rialzo che al ribasso, su ciò che ci convince di più…” Su questo concetto, abbiamo speso fiumi di parole e visto tanti amici procedere verso la catastrofe finanziaria. Mediare, solo per sentirsi consolati dal punto di vista percentuale, può essere davvero un suicidio finanziario. Puntate solo sui titoli che sembrano presentare tendenze ben definite…
Questo ci sembra il decalogo più essenziale per chi si accinge a investire i propri risparmi sul mercato.