Qual è la differenza fondamentale fra CFD (Contratti per differenza) ed opzioni binarie? Entrambi sono strumenti finanziari derivati ma, nel primo caso, non si rispecchia fedelmente l’andamento del sottostante, dato che i contratti per differenza sono collocati in un mercato parallelo, in cui vengono transati e possono, pertanto, assumere dei valori a sé stanti, anche sensibilmente differenti dalle quotazioni dei sottostanti a cui sono agganciati.
I CFD sulle commodities e sulle materie prime sono i più battuti dalle mani forti del mercato (ad es. caso Cina e CFD), al fine di riuscire ad incidere sui prezzi delle materie prime, in modo da schiacciarli verso il basso con massicci acquisti di CFD.
Quindi, chi investe sulle commodities perché riesce a trovare maggior nesso con in fondamentali dell’economia, ora come ora, sta abbandonando il trading sui CFD per concentrarsi sulle opzioni binarie. Vediamo i pregi ed i limiti di tale alternativa.
Scegliere asset tra di loro correlati vale anche per il trading binario
Continuano ad essere testati i vari trading system, nonché gli applicativi automatici di trading per verificare quanto si è in grado di prevedere l’andamento di un asset, sulla base dei “rumori” statistici, delle serie storiche, dei segnali di ingresso ed uscita dal mercato, delle candele giapponesi.
Non vale sempre lo stesso per il mercato delle commodities che molto sono legate ai fondamentali economici ed alla domanda a componente stagionale. Un’alta correlazione positiva tra argento e platino, mai come ora. Interessante, quindi, fare un trading binario su tale coppia, sfruttando i livelli di supporto e resistenza chiave, sulla base dei momenti “topici” del mercato.
Non tutti i brokers di opzioni binarie si sono specializzati nel trading in commodities, o almeno ognuno non offre tutti i tipi di commodities esistenti sul mercato o in gran numero.
Conviene, a questo punto, visto che vi sono limitazioni di orario investire nelle materie prime? Senz’altro, in quanto i segnali emergenti dalle analisi tecniche sono ben chiari, sul profilarsi di nette tendenze stagionali di mercato. Quindi, le opzioni binarie, a differenza degli altri strumenti finanziari derivati, ci permettono di entrare tatticamente sul mercato, solo nei momenti topici e quando l’analisi tecnica o il trading system si mostrano coerenti.
I CFD sulle commodities perché sono più impegnativi?
Il prezzo dei CFD è sotto l’influenza dei fattori di mercato e non riflettono integralmente l’andamento del sottostante materie prime.
Il trading sui CFD ci richiede l’impiego di maggiori somme per investire (vs trade minimi a partire da 1 euro con le opzioni binarie), ed anche se vi è l’effetto leva che ci fa acquistare un lotto minimo a molto meno di quanto dovremmo. Ma d’altra parte, mentre nelle opzioni binarie l’unico obiettivo è non saltare la previsione (e sulle commodities l’analisi tecnica e dei fondamentali economici a rilevanza stagionale ci aiutano molto) ed il profitto che si ottiene prescinde dallo spread tra acquisto e vendita, con i CFD è lo spread che incide sul profitto. E così come si può guadagnare di più, si possono amplificare le perdite. Con le opzioni binarie, si guadagna sempre lo stesso: un ritorno percentuale sul capitale investito ad esito positivo della previsione.
Dobbiamo tenere sotto osservazione le posizioni aperte, impostando stop loss, trailing stop, take profit e tutto quello che serve per entrare ed uscire dal mercato al momento giusto. E siamo tenuti a tenere sotto controllo il conto perché un’eccessiva esposizione indurrebbe il broker a chiudere automaticamente alcune posizioni.
Una gestione molto impegnativa con i CFD sulle commodities, ed ultimamente con maggiori difficoltà di previsione, rispetto al mercato “tattico” delle opzioni binarie.