Qui di seguito 12 mosse (o consigli) che un’azienda dovrebbe seguire e mettere in atto per avviare il proprio corporate blog.
1. Determinate se il blogging è adatto alla vostra azienda
Ci sono molte società sedotte dalla concezione di blogging. E’ importante esaminare il pubblico e il target per capire se il blog sia un ottimo strumento con cui raggiungerli. Lo so, sembrerebbe un’idea in contrasto con tutto ciò che ho scritto fino ad oggi, ma ci sono aziende che davvero non hanno la giusta personalità per fare blogging.
2. Valutare il grado di interesse dell’azienda che vuole investire in un blog
Anche se i blog possono essere costruiti su piattaforme libere e gratuite è importante capire quanto l’azienda sia disposta a investire in questo progetto. Fare blogging non significa saper scrivere correttamente ma saper creare e gestire i contenuti in maniera strategica. Le aziende devono investire sull’assunzione di esperti per la formazione, la manodopera per il blogging, gli aggiornamenti, ecc.
3. Creare una strategia
Dopo aver raccolto tutti i dati necessari e l’approvazione per procedere è importante stabile una strategia che definisca la direzione del blog: linea editoriale, obiettivi, promozione, partnership. La strategia deve rispondere alla domanda di base del motivo per cui si sceglie di introdursi nella blogosfera.
4. Assicurarsi che tutti i componenti dell’azienda siano a conoscenza del blog
E’ importante che tutti i componenti dell’azienda, indipendentemente dal ruolo ricoperto, siano a conoscenza della nascita di un blog con cui raccontare e rappresentare l’organizzazione. Oltre a presentare una strategia è importante coinvolgere ogni singolo elemento dell’azienda in questo nuovo progetto.
5. Determinare il coinvolgimento degli addetti alle pubbliche relazioni
Molti corporate blog hanno fallito perché sono stati utilizzati come forum per condividere i comunicati stampa, informazioni commerciali, documenti. La migliore soluzione è coinvolgere gli addetti alle pubbliche relazioni nella conoscenza sulle pratiche di blogging. Tale coinvolgimento dipende dalla loro conoscenza della blogosfera. La migliore soluzione è coinvolgerli nel team ma non nel blogging diretto.
6. Selezionare i blogger aziendali
Prima di identificare i blogger aziendali è necessario decidere se il blog avrà una sola voce o disporrà di più autori. Se la società ha molti prodotti e servizi di varia natura, forse sarebbe meglio delegare dei blogger dipendentemente alle categorie merceologiche proposte sul mercato. Insomma, per ogni argomento un esperto a disposizione.
7. Formare i blogger
Chiunque può bloggare, ma soltanto pochi possono farlo bene. E’ importante selezionare e poi formare i blogger aziendali: consigli di pubblicazione, copywriting, conoscenza base di ottimizzazione. Il tempo impiegato in questo tipo di attività sarà un’ottima occasione per discutere, periodicamente, della linea editoriale, condividere idee e obiettivi.
8. Pubblicate i post in assoluta libertà
Molte aziende stabiliscono un calendario di pubblicazioni rendendo il blog molto simile a un periodico. Quello di cui non tengono conto è che il blogging è costituito da persone vere in “carne e ossa” con interessi e passioni. Devono informare il lettore ma al tempo stesso entusiasmarlo e coinvolgerlo continuamente. Evitate il blogging forzato e artefatto.
9. Ottimizzare gli articoli
La conoscenza di base dell’ottimizzazione degli articoli dovrebbe far parte del programma di formazione dei blogger su cui le aziende investono. Un’alternativa potrebbe essere delegare un’unica persona nel modificare di volta in volta, gli articoli da pubblicare in modo da favorirne il posizionamento sui motori di ricerca.
10. Stabilire una condotta di pubblicazione dei commenti
Lo scopo del corporate blog è quello di offrire una conversazione a due vie (bidirezionale) tra azienda e cliente. E’ importante quindi, consentire ai lettori di esprimere e condividere le loro opinioni. Censurare i commenti negativi comporterebbe nel tempo, la perdita di lettori. L’azienda deve stabilire una linea di condotta sulla pubblicazione dei commenti, un lasso di tempo con cui monitorarli, accettare le critiche costruttive, rispondere puntualmente.
11. Stabilire una strategia promozionale
Il blog potrebbe avere anche ottimi contenuti e non godere della giusta considerazione. Il pubblico di riferimento deve essere messo a conoscenza dell’esistenza di uno spazio di condivisione. Bisogna attuare una strategia sull’utilizzo degli strumenti presenti sul Web: Facebook, Friendfeed, Linkedin, MyBlogLog, Twitter, ecc.
12. Analisi e statistiche
Al fine di dimostrare il successo del blog, l’azienda dovrebbe stabilire parametri con cui analizzare i risultati raggiunti: opinioni, commenti, abbonamenti feed rss, parole chiave utilizzate per trovare il blog sui motori, link in entrata.
Molto interessante.