Le Bande di Bollinger (Bollinger Bands) sono indicatori grafici che si snodano ad una certa distanza
dalla media mobile delle quotazioni del valore in esame, con una ampiezza che si restringe o si
allarga in funzione della volatilità del momento.
Le Bollinger Bands misurano la volatilità, cioè dell’ampiezza delle oscillazioni del prezzo:
più si allarga la distanza fra loro, più è grande la volatilità dei prezzi;
più si restringe, più la volatilità diminuisce
Le Bollinger Bands sono considerate dagli analisti tecnici un indicatore di volatilità in grado di segnalare
la possibilità del verificarsi di una inversione della tendenza del mercato.
Come regola generale,
la chiusura del prezzo sotto la banda inferiore è un segnale di inversione di tendenza al rialzo
mentre
una chiusura del prezzo al di sopra della banda superiore è un segnale di inversione al ribasso.
Spesso può accadere che il valore abbia un andamento
per cui vi sono molte chiusure in prossimità delle Bande di Bollinger,
in tal caso questo indicatore deve essere utilizzato unitamente ad altri indicatori,
come ad esempio Momentum oppure Relative Strenght Index (RSI).
John Bollinger creò le Bollinger Bands, chiamate anche Alpha Beta Bands, come una coppia di linee che si sviluppano al di sopra ed
al di sotto della media mobile di 21 giorni, sulla base di una deviazione standard dei prezzi segnati dal valore negli ultimi 21 giorni.Tali
parametri – l’intervallo preso in considerazione per il calcolo della media mobile e la deviazione standard da aggiungere alla banda
superiore e sottrarre a quella inferiore – come sempre vengono scelti in maniera completamente arbitraria dall’analista. Circostanza
che, in presenza di situazioni identiche, può fornire indicazioni diverse sulla base di scelte del tutto soggettive.
Nella fattispecie, la scelta personale da parte di John Bollinger di un periodo di 21 giorni, sembra rispecchiarsi in quella di 14 giorni da
parte di John Welles Wilder Jr., il creatore del Relative Strengh Index (RSI) e dell’Average True Range (ATR). John Welles Wilder Jr.
opta per un periodo di 14 giorni, perché 14 è la metà di 28, vale a dire del ciclo lunare che secondo Wilder è il ciclo prevalente nel
mercato per il breve periodo. Il numero 21, infatti, è non a caso pari a due terzi di tale ciclo. Nonostante i paroloni e le formule
complicate, quindi, il lavoro di questi analisti finisce per apparire più vicino alla negromanzia che alla tecnica…